IMMOBILI TOSCANI

Elenco news

Home > Elenco news

Compravendite in aumento

In Toscana buon andamento del mercato immobiliare, ma incognita mutui.

13/11/2022 Autore: Tratto da “La Repubblica”

Il mercato immobiliare in Toscana non conosce crisi. Almeno secondo i dati relativi al 2021 e al primo semestre del 2022. Nel 2021 la crescita delle compravendite nella regione è stata del 35% rispetto al 2020 (anno però viziato dal lockdown), che però rispetto al 2019 aveva avuto una perdita "solo" dell'8%. Quindi lo scorso anno è andato ben oltre i livelli pre pandemia. E anche nel 2022 le compravendite dovrebbero restare su per giù stabili, al limite con una leggera ulteriore crescita. È quanto emerge dal rapporto dell'osservatorio sul mercato immobiliare della federazione italiana degli agenti immobiliari professionali. Ora però c'è da vedere cosa accadrà nel secondo semestre di questo anno, tra guerra in Ucraina, difficoltà di reperimento delle materie prime, aumento dei tassi di interesse dei mutui e dei costi delle utenze: "Abbiamo notato che questo anno e mezzo ha visto più o meno le stesse condizioni economiche - spiega il presidente toscano di Fiaip Simone Beni - una forte richiesta, compravendite in aumento, tassi più o meno stabili e una buona presenza di immobili sul mercato. All'inizio del 2022 ci sono stati diversi fattori sfavorevoli, ma tuttora nel secondo semestre non vediamo grossi cambiamenti".

Il mercato immobiliare in Toscana ha visto diventare particolarmente richieste alcune precise tipologie di immobili, infatti si cercano sempre più abitazioni che migliorino la qualità della vita, come la presenza di una stanza per lavorare e di un terrazzo o un giardino per godersi al meglio gli spazi all'aperto.

Per quanto riguarda i prezzi a Firenze nel centro storico le quotazioni maggiori si segnalano in zona Ponte Vecchio (da un minimo di 4.500 euro al mq fino a 9.000 euro) e in zona Lungarno Acciaiuoli (da 4.600 euro a 8.400). Prezzi che scendono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (da 3.000 ai 4.500 euro) e in periferia (da 2.000 fino a 3.300 euro), ma anche in località come il Chianti (da 1.500 fino a 3.000 euro), la Piana di Sesto Fiorentino (da 1.500 fino a 2.900 euro) e l'area Empolese - Val d'Elsa (da 1.500 fino a 2.600 euro). Spostandosi in aree come Mugello e Valdarno le valutazioni scendono ancora: nel primo caso il range varia da 1.200 a 2.500, mentre nel secondo da un minimo di 1.100 a un massimo di 2.400 euro.

 

"I dati presentati da Fiaip Toscana evidenziano due aspetti - commenta il presidente della Regione Eugenio Giani - da un lato registriamo una spinta al mercato immobiliare parallela alla crescita economica della Toscana, stimata intorno al 4%, che porta il dato delle compravendite a un +35%. Dall'altro l'aumento dell'inflazione, che si ripercuote negativamente sull'accesso al credito e all'aumento del tasso dei mutui, che rappresentano la via d'accesso principale per chi vuol comprare casa. Non possiamo far altro che attendere i prossimi mesi e vedere quale delle due prevarrà". Ma quando si parla di mercato immobiliare non si può non parlare del fenomeno degli affitti brevi. Cavallo di battagli del sindaco Dario Nardella che vuole normarli: "Secondo noi - spiega il presidente nazionale di Fiaip Gian Battista Baccarini, che chiede anche un ministero della Casa - la linea che alcuni Comuni stanno prendendo di introdurre norme liberticide, anticostituzionali, che vogliono limitare il diritto del proprietario di affittare liberamente il proprio immobile, non è corretta e lineare. Secondo noi occorrerebbe valutare le ragioni per cui i proprietari scelgono le locazioni brevi piuttosto che quelle lunghe

Indietro